La casa di Giulia
Cara Giulia,
Sono ormai un bel po' di sere che non ti scrivo, e hai ragione a sgridarmi e ad essere offesa... Sapessi quante persone mi scrivono, o mi incontrano e mi chiedono il perchè di questo silenzio.
In realtà non me lo so spiegare del tutto nemmeno io, quello che ti posso dire è che ho avuto come un blocco...sono giorni che arrivo la sera talmente stanca che non ho nemmeno la forza di aprire il computer... Probabilmente penserai che sia una scusa, ma è la verità, o almeno una parte. L'altra parte della faccenda è che mi mamchi talmente tanto in questi giorni che ho cercato di non peggiorare la situazione scrivendoti. Scusami...
Stasera ti voglio raccontare una cosa, che forse in parte ti avevo già accennato. Stiamo organizzando un sacco di cose nel tuo ricordo... Abbiamo ideato dei progetti, in realtà erano cose che avevo in testa da tanto tempo ma che non avevo il coraggio di mettere nero su bianco... e le persone che ci circondano sono generosissime... Abbiamo avuto già un sacco di donazioni e da qui a fine febbraio abbiamo altri due eventi molto importanti. Tutto questo mi commuove... so per certo che eri una bambina speciale, e questa è una delle tante conferme. La tua scuola poi ha fatto delle cose incredibili, e io spero di riuscire presto a ripagarli con qualcosa di concreto. In realtà l'elenco delle persone da ringraziare è lunghissimo, i colleghi miei e di papà, i nostri autisti di automedica, tantissimi amici, persone conosciute da poco, Sabrina con il suo gruppo di amiche dei bassotti, Ricky (quello delle tue feste di compleanno...proprio lui...)... e tanti tanti altri...
Elena, la mamma della tua adorata amica Anna, ci ha prestato il suo talento artitico e ha creato i loghi dei nostri progetti... e ora vedrai che cosa incredibili che ha fatto...
Stasera ti spiego una parte del progetto, e domani farò il resto. Il progetto nel suo complesso l'ho chiamato
I SEGNI DI GIULIA
Sono ormai un bel po' di sere che non ti scrivo, e hai ragione a sgridarmi e ad essere offesa... Sapessi quante persone mi scrivono, o mi incontrano e mi chiedono il perchè di questo silenzio.
In realtà non me lo so spiegare del tutto nemmeno io, quello che ti posso dire è che ho avuto come un blocco...sono giorni che arrivo la sera talmente stanca che non ho nemmeno la forza di aprire il computer... Probabilmente penserai che sia una scusa, ma è la verità, o almeno una parte. L'altra parte della faccenda è che mi mamchi talmente tanto in questi giorni che ho cercato di non peggiorare la situazione scrivendoti. Scusami...
Stasera ti voglio raccontare una cosa, che forse in parte ti avevo già accennato. Stiamo organizzando un sacco di cose nel tuo ricordo... Abbiamo ideato dei progetti, in realtà erano cose che avevo in testa da tanto tempo ma che non avevo il coraggio di mettere nero su bianco... e le persone che ci circondano sono generosissime... Abbiamo avuto già un sacco di donazioni e da qui a fine febbraio abbiamo altri due eventi molto importanti. Tutto questo mi commuove... so per certo che eri una bambina speciale, e questa è una delle tante conferme. La tua scuola poi ha fatto delle cose incredibili, e io spero di riuscire presto a ripagarli con qualcosa di concreto. In realtà l'elenco delle persone da ringraziare è lunghissimo, i colleghi miei e di papà, i nostri autisti di automedica, tantissimi amici, persone conosciute da poco, Sabrina con il suo gruppo di amiche dei bassotti, Ricky (quello delle tue feste di compleanno...proprio lui...)... e tanti tanti altri...
Elena, la mamma della tua adorata amica Anna, ci ha prestato il suo talento artitico e ha creato i loghi dei nostri progetti... e ora vedrai che cosa incredibili che ha fatto...
Stasera ti spiego una parte del progetto, e domani farò il resto. Il progetto nel suo complesso l'ho chiamato
I SEGNI DI GIULIA
E' rivolto ai bambini dei reparti di oncologia e a tutti quelli
“lungo-degenti” che vengono al Gaslini per le cure ma che risiedono in altre
città o in altri paesi (includerei anche quelli con patologie croniche che
abbisognano di lunghi periodi di ricovero), a loro e alle loro famiglie, in
particolare alle mamme.
L’idea di
base è questa: si tratta di famiglie (spesso di bambini accompagnati solo dalle
mamme mentre i papà rimangono a casa a lavorare o perché hanno altri fratelli o
sorelle) che vengono a Genova e abitano in stanze prese in affitto o fornite
dalle associazioni che gravitano intorno al Gaslini (la Band degli Orsi, il
porto dei piccoli ecc) e per molto tempo rinunciano a tutto, anche alle cose
più banali perché non hanno né il tempo né il modo di farlo.
Da qui
nasce l’idea di creare un posto dove tutto questo di possa realizzare, da qui
l’idea de “La casa di Giulia”.
LA CASA
DI GIULIA. Il progetto è pensato per ottimizzare
l’accoglienza per le famiglie dei bambini ricoverati, con un occhio particolare
alle mamme dei piccoli. Abbiamo pensato di realizzare in primis un progetto di accoglienza
in emergenza, con un servizio di reperibilità 24 hr/24 hr in modo da
garantire a chiunque arrivi al Gaslini a qualunque ora del giorno e della notte
un posto dove stare, almeno nelle prime ore. In più si è pensato di realizzare
un ambiente in cui le mamme dei piccoli ricoverati possono trovare tutto quello
a cui rinunciano durante il ricovero dei loro piccoli.
Lo scopo
è quello di rendere più sopportabile la loro permanenza a Genova, e di
mantenere la routine che caratterizzava la loro vita a casa.
L’appartamento
deve essere abbastanza grande per accogliere tutti gli ambienti che devono
costituire la casa, quindi almeno 300-500 mq.
Pensiamo
che siano necessari:
a. Una
biblioteca/sala musica
b. Una sala
relax (cromoterapia/TV ecc)
c.
Una nursery per le mamme con
bimbi piccoli
d. Una
stanza con qualche lettino/culla per i bimbi più piccoli
e. Una
palestra
f.
Una
stanza della “bellezza” (capelli, unghie…)
g.
Una cucina
h. Una
stanza ristoro
i.
Un bagno
j.
Una stanza giochi per i bambini
k.
Uno spazio esterno
Il
compito dei LIONS o di chiunque voglia partecipare a questo progetto è quello
di donare tempo per permettere che questa struttura rimanga aperta, e la cosa
bella sarebbe sfruttare le attitudini di ciascuno (persone che abbiano delle
abilità e che vogliano metterle a servizio di chi ha bisogno).
Che ne dici amore mio? Ti piace?! Spero tanto di sì... Ti voglio tanto bene...ricordalo sempre!!
Peccato che sia lontana....metterei volentieri a servizio il mio Shiatsu per abbracciare tutti!
RispondiEliminaGiulia cara❤️
❤
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